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1.
Monolayer cultures were established from explants of muscle obtained from 6 patients with Duchenne muscular dystrophy (DMD) and 9 controls. Electrophysiological studies were made after 3–4 weeks in vitro, when many myotubes had formed. An intracellular electrode was used to record cell membrane potential, and acetylcholine was applied by ionophoresis. The myotubes grown from Duchenne muscle showed greater acetylcholine sensitivity than controls.
Sommario Le colture muscolari sono state ricavate da esplanti muscolari di 6 pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne e 9 soggetti di controllo. Gli studi elettrofisiologici sono stati effettuati dopo 3–4 settimane di coltura, quando si erano formati molti miotubi. Si è usata la tecnica della registrazione intracellulare del potenziale della cellula per mezzo di un microelettrodo; l'Acetilcolina è stata applicata ai miotubi per elettroforesi. I miotubi ottenuti dai pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne hanno mostrato una maggiore sensibilità all'acetilcolina rispetto al controllo
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2.
The sera of 176 MS patients and of 150 healthy adult controls were assayed for antibodies against mumps, rubella, Sendai and herpes simplex viruses, a higher prevalence of measles c.f.a. having already been demonstrated in the MS patients. The CSF of 48 of the MS patients were subjected to the same tests. The patients differed from the controls in a higher prevalence of h.i.a. to mumps and of c.f.a. to herpes simplex. For the latter, but not for the former, the prevalence was statistically higher only in patients treated with immunosuppressants. To date measles seems to be the most seriously incriminated virus in the etiopathogenesis of MS, mumps ranking second.
Sommario Sono riportiti i risultati delle titolazioni anticorporali verso i virus della parotite, della rosolia, Sendai ed herpes simplex nel siero di 176 pazienti affetti da Sclerosi Multipla e di 150 soggetti sani di controllo, nonché nel liquor di 48 dei malati. In precedenza negli stessi gruppi di soggetti erano stati studiati gli anticorpi antimorbillo. Differenze tra i malati ed i controlli sono state riscontrate solo per la prevalenza nel siero degli anticorpi inibenti l'emoagglutinazione antiparotite e degli anticorpi fissanti il complemento verso l'herpes simplex. Va sottolineato che, al contrario di quanto si è verificato per il virus della parotite, solo i pazienti sottoposti a terapia con farmaci immunodepressivi presentavano una prevalenza degli anticorpi fissanti il complemento verso l'herpes simplex statisticamente maggiore dei controlli. Sulla base delle presenti e di precedenti osservazioni, sembra che il morbillo in primo luogo e la parotite siano i virus per i quali esistono maggiori evidenze di un coinvolgimento nell'eziopatogenesi della Sclerosi Multipla.
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3.
We studied the activity of two enzymes NSE and TK in the biological fluids of 104 patients with nervous system diseases, who fell into 4 groups. 20 subjects out of 35 in the tumor group had glial tumors. We fixed a cut-off value of NSE and TK activity at the 95th percentile of the control group, both in serum and in CSF. The aim of our investigation was to assess the reliability of TK and NSE assays in separating brain tumors from other neurological diseases. In our patients, most of the TK activity above the cut-off value was found in the tumor group. Serum TK seems to be a useful marker for following up cerebral tumors after surgery, but NSE is less useful for this purpose.
Sommario Abbiamo studiato l'attività di due enzimi NSE e TK nei liquidi biologici di 104 Pazienti affetti da patologie del sistema nervoso. I Pazienti sono stati divisi in quattro gruppi: dei 35 Pazienti affetti da neoplasie 20 erano portatori di un tumore della serie gliale. Su liquor e su siero il valore cut-off dell'attività di NSE e TK è stato fissato al 95o percentile del gruppo controllo. Lo scopo del nostro studio è stato quello di stabilire la affidabilità del dosaggio della NSE e della TK nel separare i tumori cerebrali da altre patologie d'interesse neurologico. Nei nostri Pazienti la maggiore attività enzimatica al di sopra del valore cut-off è stata riscontrata nel gruppo tumorale. I livelli serici di TK sembrano essere un utile marker per la valutazione del follow-up post-chirurgico dei Pazienti affetti da tumore gliale, mentre la valutazione dei valori della NSE non sembra utile a tale scopo.
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4.
Serum pyruvate kinase and creatine kinase activities were measured in a group of patients with various neuromuscular diseases and in carriers of muscular dystrophy. Elevated values of PK were usually but not invariably associated with elevated levels of CK. The data showed that PK activity was elevated in all patients with DMD, high values generally correlating inversely with age or disease duration. In definite carriers, the level of PK was raised simultaneously with CK, while in potential carriers, classified by their relationship with MD patients in mothers, sisters and other relatives, the PK levels were elevated in 23%, 44% and 10% respectively, indicating, especially for sisters, an increased genetic probability of being a definite carrier. In this way, we have confirmed that the serum PK assay is more sensitive in younger subjects and that combined CK and PK measurement will be of value in detecting a higher proportion of potential carriers.
Sommario Abbiamo misurato l'attività sierica della piruvato kinasi e della creatinfosfato kinasi in un gruppo di pazienti affetti da diverse malattie neuromuscolari e nelle portatrici di distrofia muscolare. A valori elevati di piruvato kinasi comunemente ma non invariabilmente corrispondevano valori elevati di creatinfosfato kinasi. I dati raccolti hanno dimostrato che i valori sierici di piruvato kinasi erano elevati in tutti i soggetti affetti da DMD, generalmente inversamente correlabili con l'età e la durata della malattia. Nelle portatrici certe la piruvato kinasi era aumentata parallelamente alla creatinfosfato kinasi, mentre tra le portatrici possibili, suddivise secondo la relazione di parentela con i soggetti affetti da DM, in madri, sorelle e parenti, si sono riscontrati valori patologici della piruvato kinasi rispettivamente nel 23%; 44% e 10%: da questi dati, soprattutto per le sorelle, possiamo presumere un incremento della probabilità genetica di essere portatrici certe. Abbiamo così confermato che il dosaggio della piruvato kinasi sierica è un test più sensibile nei soggetti giovani e che questo, combinato con il dosaggio della creatinfosfato kinasi, è significativo per l'individuazione di un maggior numero di portatrici possibili.
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5.
Human acetylcholine receptor and the Lefvert method (13) were used to determine the serum levels of anti-acetylcholine receptor antibodies in 27 patients with Myasthenia Gravis. Antibodies were detected in 22 patients (81%). Negative results were generally obtained in patients having milder forms of the disease. To find out whether serum levels of antibodies correlate with the severity of the disease, we compared the median antibody levels in patients with Type 1 and 2A Myasthenia Gravis with those of patients with type 2B and 3. Significantly lower titers were observed in the first group. Nevertheless, there were many overlapping values in the range of each class of the disease. A more definite relationship was observed in the follow-up of single patients. As a rule, clinical deterioration was accompanied by an increase of antibody levels and viceversa.
Sommario Utilizzando recettore acetilcolinico prelevato da muscolo umano, noi abbiamo seguito il metodo di Lefvert [13] per determinare il livello serico degli anticorpi diretti contro il recettore acetilcolinico in 27 pazienti affetti da Miastenia Grave. Gli anticorpi erano evidenziati in 22 pazienti (81%). Risultati negativi erano generalmente osservati in pazienti affetti dalle forme più lievi della malattia. Per studiare la possibile relazione tra livello serico anticorpale e severità della malattia abbiamo comparato i valori mediani dei titoli anticorpali in pazienti con Miastenia Grave tipo 1 e 2A nei confronti di quelli misurati in pazienti con Miastenia Grave tipo 2B e 3. Titoli significativamente più bassi erano osservati nel primo gruppo. Tuttavia frequenti sovrapposizioni erano osservate nei range di ciascuna classe della malattia. Una più definita relazione era notata nel follow-up di singoli pazienti. Generalmente il deterioramento clinico era accompagnato da un aumento del livello anticorpale, e viceversa.
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6.
An antiserum against purified IgG from pooled MS sera was produced in a rabbit. The anti MS-IgG serum was absorbed with different antibodies in order to demonstrate residual antibodies directed against the hypervariable region of the MS-IgG molecules. The antigens used for absorption were: normal sera, normal infant sera (without measles antibodies), IgG myeloma proteins. All the antigens used determined the complete disappearance of the precipitating anti-MS IgG antibodies.
Sommario è stato prodotto da un coniglio un antisiero contro IgG purificata da sieri di pazienti affetti da sclerosi multipla. Tale siero (anti Ms-IgG) è stato assorbito con diversi anticorpi allo scopo di dimostrare eventuali anticorpi residui diretti specificamente contro Ms-IgG. Per tale assorbimento sono stati usati i seguenti antigeni: siero normale, siero di lattanti (senza anticorpi anti-morbillo), sieri di mieloma IgG. Tutti gli antigeni impiegati hanno determinato la scomparsa completa degli anticorpi precipitanti anti Ms-IgG.
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7.
Brainstem auditory evoked potentials (BAEPs) were recorded from 55 patients with postconcussion syndrome (PCS) to elicit evidence of an organic and subclinical brainstem disorder. Fifteen patients (27.3%) showed abnormal responses unilaterally or bilaterally, especially for one or more interpeak latencies prolonged beyond the upper 99% confidence limits. Other 9 patients had borderline responses. The BAEP alterations were not correlated either with dizziness at the time of recording, or with vestibular troubles in the routine caloric test. Though BAEP abnormalities may be present a long time after injury, we found an improvement of responses in the majority of 14 re-tested patients. These data show that BAEP can give an objective demonstration of a reversible brainstem disorder in patients with PCS.
Sommario I potenziali evocati acustici del tronco cerebrale (BAEP) sono stati registrati in 55 pazienti affetti da sindrome soggettiva postcraniotraumatica (PCS), per evidenziare un possibile danno organico subclinico del tronco cerebrale. Quindici pazienti (27.3%) hanno mostrato risposte alterate unilateralmente o bilateralmente, soprattutto a causa della presenza di una o più latenze interpicchi oltre i limiti fiduciali superiori del 99%. Altri 9 pazienti hanno mostrato risposte borderline. Non sono state ritrovate correlazioni tra il reperto di BAEP alterati e la presenza di vertigini all'atto dell'esame, né con il comportamento dell'esame vestibolare. Benché le alterazioni del BAEP si possano osservare anche a distanza di molti mesi dal trauma, la maggioranza dei pazienti con BA EP alterati, ad un secondo esame ha mostrato un miglioramento della risposta. Tali dati dimostrano che i BAEP sono in grado, in alcuni pazienti affetti da PCS, di evidenziare un danno organico del tronco cerebrale, passibile di regressione.
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8.
The effectiveness of Bornaprine on parkinsonian tremor was evaluated in a single-blind study of mediumterm treatment. 25 patients were treated with rising doses of Bornaprine per os, one week at each dose-level. The dose at which Bornaprine was most effective was 8 mg daily and its action at this dose was mild but statistically significant. The drug was generally well tolerated in patients with idiopathic parkinsonism, but transient confusion developed in a few patients with secondary parkinsonism.
Sommario Gli Autori hanno valutato in uno studio a singolo cieco l'efficacia della Bornaprine, sul tremore parkinsoniano durante un trattamento a medio termine. Il farmaco è stato somministrato per os a dosi crescenti da 6 a 16 mg/die ad un gruppo di 25 pazienti. La Bornaprine è stata generalmente ben tollerata in 18 dei pazienti affetti da Parkinson idiopatico mentre nei 7 pazienti affetti da parkinsonismo arteriosclerotico si è notata la frequente comparsa di transitori sintomi confusionali. L'attività tremorolitica del farmaco è apparsa modesta ma statisticamente significativa.
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9.
The authors report the case of two brothers suffering from Adrenoleukodystrophy. CT indicated the possibility of ALD, confirmed in the second case by biochemical examinations. The usefulness of CT scanning in all patients with progressive behavioral changes is emphasized and its diagnostic validity in ALD is confirmed. The clinical data, the negativity of laboratory results for other neurodegenerative diseases and the CT scan with parietal and occipital hypodensity constitute very characteristic evidence for ALD.
Sommario Gli Autori riportano il caso di due fratelli affetti da Adrenoleucodistrofia. La diagnosi venne sospettata in base ad un esame TC e successivamente confermata nel secondo dei due pazienti attraverso l'esame biochimico. Viene sottolineata l'importanza dell'esame TC in soggetti che manifestano turbe comportamentali e, inoltre, viene confermata la validità diagnostica della TC nella ALD. Il quadro clinico, la negatività di alcuni esami di laboratorio per altre malattie neurodegenerative e il reperto della TC, con ipodensità delle regioni parietale ed occipitale, forniscono un quadro molto caratteristico per la diagnosi di ALD.
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10.
A technique whereby immune complexes (ICs) are detected in the CSF and serum from their inhibitory effect on the agglutination of IgG-coated latex particles by rheumatoid factor (RF) has been applied to patients with the following neurological diseases: multiple sclerosis (MS), inflammatory diseases, extradural peripheral neuropathies (EPN), CNS tumors, dementia, and a control group of other neurological diseases (OND). The groups did not differ significantly in respect of IC positivity either in CSF or serum. The MS group was tested for correlations between percentage of IC positives and CSF IgG/Albumin ratio on the one hand and presence of oligoclonal bands on isoelectric focusing on the other. The specificity of ICs to the dysimmune condition is discussed.
Sommario È stata applicata una tecnica di inibizione della reazione di agglutinazione del Fattore Reumatoide (RF) su particelle di latice, ricoperte di immunoglobuline umane, per il dosaggio degli immunocomplessi (ICs) nel liquor e net siero di pazienti affetti da malattie neurologiche. Sono stati considerati 5 gruppi di malattie neurologiche, rappresentate da: sclerosi multipla (MS), malattie infiammatorie, polinevriti, tumori del SNC, demenza ed un gruppo di controllo composto da malattie neurologiche miste (OND).Non sono state riscontrate differenze significative tra le percentuali di positività nei diversi gruppi esaminati, compreso il gruppo di controllo, tanto sul liquor che su siero.Particolare attenzione è stata posta allo studio della MS, ove la percentuale di positività degli ICs è stata raffrontata con il rapporto IgG/Albumina liquorale e con la presenza di bande oligoclonali IgG all'isoelectrofocusing (IEF).La specificità della formazione degli ICs in relazione alla situazione disimmune è stata inoltre discussa.
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11.
Heart rate responses to deep breathing and to standing were measured in a group of patients with multiple sclerosis (MS) and compared to control subjects. On deep breathing MS patients did not show significantly lower R-R interval changes than normals, although some subjects showed beat-to-beat variations below the lower normal limit. The response to standing was flatter in MS patients, with a smaller increase in heart rate and reduced relative bradycardia. These data demonstrate the presence of some degree of autonomic denervation of the heart in MS subjects, with a more damage to the sympathetic than the parasympathetic system. The assessment of autonomic denervation of the heart by means of the simple tests here described may prove helpful as a non-specific ancillary test in supporting the diagnosis in cases of suspected MS.
Sommario Le risposte del ritmo cardiaco ai test della respirazione forzata e dell'elevazione (deep breathing e standing) sono state misurate in un gruppo di pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) e comparati ad un gruppo di controllo. Al test della respirazione forzata i pazienti con SM non mostrarono significative variazioni rispetto ai normali degli intervalli R-R, sebbene alcuni soggetti ebbero variazioni da battito a battito al di sotto del limite normale inferiore. La risposta all'elevazione fu più piatta nei soggetti con SM, con un minore aumento del ritmo caridaco e una bradicardia relativa ridotta. Questi dati dimostrano la presenza di un certo grado di denervazione autonoma del cuore nei pazienti con SM, con un danno più consistente del sistema simpatico che non del parasimpatico. La valutazione della denervazione autonoma del cuore mediante i semplici test qui descritti può essere utile corne test ausiliario non specifico nell'avvalorare la diagnosi in casi di sospetta SM.
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12.
The geographic distribution of multiple sclerosis and the influence of migration on the risk of contracting it point to an environmental factor as cause of the disease. This environmental factor might be a virus which might produce the demyelination process through an autoimmune reaction against components of the central nervous system. The other possible cause of multiple sclerosis is a genetic susceptibility, inferred from the higher risk for the disease found among relatives of patients with multiple sclerosis and on the association between the disease and some histocompatibility antigens of the HLA system. Both theories seem to be correct, with the environmental factors (s) causing multiple sclerosis only in the presence of a genetic susceptibility.
Sommario La distribuzione geografica della sclerosi multipla e l'influenza che l'emigrazione ha sul rischio di contrarre la malattia indicano che essa potrebbe essere causata da un fattore ambientale. Questo fattore ambientale potrebbe essere un virus che produrrebbe il processo di demielinizzazione tramite una reazione autoimmunitaria contro componenti del sistema nervoso centrale. L'altra possibile causa della sclerosi multipla sarebbe lapresenza di una predisposizione genetica, comprovata dall'esistenza di unpiù alto rischio per la malattia tra i parenti di malati affetti da sclerosi multipla e dall'associazione trovata tra la malattia ed alcuni antigeni di istocompatibilità del sistema HLA. Ambedue le teorie sembrano corrette, i fattori ambientali causerebbero la sclerosi multipla solo in presenza di una predisposizione genetica.
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13.
Fungal infections of the CNS are becoming an increasingly serious problem in immunosuppressed patients. We describe three patients with malignant blood disease who in the course of systemic fungal infection presented cerebral involvement. The nature, site and extent of the cerebral involvement were defined by computed tomography (CT). Further, in one patient it was possible to follow the course of the lesion and assess the effectiveness of antimycotic therapy by CT because of its noninvasiveness and repeatability.
Sommario Le micosi profonde rappresentano un problema di sempre maggior rilievo nei pazienti immunosoppressi. Descriviamo tre pazienti affetti da emopatie maligne che in corso di infezione micotica sistemica hanno presentato interessamento cerebrale. La natura, la sede e l'estensione delle localizzazioni cerebrali sono state definite grazie alla TAC. In un paziente inoltre, è stato possibile seguire l'evoluzione della lesione e valutare l'efficacia del trattamento antifungino per la ripetibilità e la non invasività di questa metodica.
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14.
Multiple sclerosis (MS) and coeliac disease (CD) are an uncommon association. Recently “MS-like illness and CNS white-matter abnormalities” have been demonstrated in patients with CD. We report the case of a 19-year-old female with MS, who presented an episode of headache at onset of disease and developed acute hepatitis (AH) 14 months later. After the diagnosis of AH, an occult CD, confirmed by jejunal biopsy, was disclosed. Constipation was the only gastrointestinal symptom. A serum sample collected before onset of MS was positive for CD. Anti-central nervous system antibodies were negative in both retrospective and current serum samples. Conclusions The concomitant presence of MS with atypical onset, AH and CD likely represents an unusual chance association in our patient but inflammatory immune-mediated damage of the central nervous system triggered by gluten could not be excluded.
Sommario L’associazione di sclerosi multipla e celiachia non è frequente. Recentemente, “casi simili alla sclerosi multipla (MS-like) ed alterazioni della sostanza bianca del sistema nervoso centrale” sono stati descritti in pazienti affetti da celiachia. Riportiamo il caso di una ragazza di 19 anni affetta da sclerosi multipla esordita con un episodio di cefalea cui ha fatto seguito, dopo 14 mesi, l’esordio di un’epatite acuta. Confermata l’origine autoimmune dell’epatite auto-immune, è stata diagnosticata una celiachia silente, confermata da una biopsia intestinale. L’unico disturbo gastrointestinale riferito dalla paziente era la stipsi. Un campione di siero della paziente raccolto all’esordio della sclerosi multipla è risultato positivo per celiachia. La ricerca degli anticorpi anti-sistema nervoso centrale è risultata negativa sia all’esordio della sclerosi multipla che in una fase successiva. Conclusioni La presenza contemporanea nella nostra paziente di una sclerosi multipla ad esordio atipico, di un’epatite autoimmune e di una celiachia anche se non frequente è probabilmente del tutto occasionale, pur non potendosi comunque escludere un danno immunomediato del sistema nervoso centrale innescato dal glutine.
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15.
We studied to evolution of nerve conduction during hemodialysis following 21 patients with chronic renal failure. Mean motor nerve conduction velocity (MCV) was significantly different at hemodialysis onset and 3 years later for both common peroneal nerve (44.5 and 41.0 m./sec.) and ulnar nerve (52.5 and 47.1 m./ sec.). MCV decreased more in patients with low Kt/V (a depuration index) than in those with high Kt/V.
Sommario Abbiamo studiato l'evoluzione a lungo termine della conduzione dei nervi periferici durante l'emodialisi valutando 21 pazienti affetti da insufficienza renale cronica in trattamento emodialitico da almeno 3 anni. I valori medi della velocità di conduzione motoria (VCM) all'inizio della dialisi e dopo 3 anni differivano significativamente, sia per il nervo sciatico popliteo esterno (media=44.5 e 41.0) che per il nervo ulnare (media=52.5 e 47.1). I pazienti con un basso Kt/V (un indice di depurazione) avevano una maggiore diminuzione della VCM rispetto ai pazienti con un elevato Kt/v.
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16.
21 off-therapy ALL patients treated with chemotherapy plus cranial irradiation were assessed using the Wechsler Intelligence Scale for Children and compared with a group of 15 off-therapy solid tumor children treated with chemotherapy and extracranial irradiation. Children with leukemia achieved lower IQ scores than children with solid tumors. The ALL group was divided in two subgroups, by onset of disease and beginning of treatment: before (13 subjects) and after (8 subjects) 5 years of age. The results indicate that the disturbance of intellectual functioning is produced in ALL children irradiated after 5 years of age. In order to check on a possible delayed intellectual deterioration, all ALL children were also tested twice, with one year interval between the two tests. On the second assessment the scores for each subject were essentially the same as before. Further studies on a large number of long term survivors are being carried out in order to find out whether the deficit is transient or permanent.
Sommario I danni intellettivi correlabili al trattamento per la prevenzione della meningopatia leucemica in bambini affetti da leucemia acuta linfoblastica (LAL) sono da tempo oggetto di studio, poiché sempre maggiore è il numero di bambini lungosopravviventi. Abbiamo valutato il quoziente intellettivo, mediante il WISC, di 21 pazienti affetti da LAL fuori terapia utilizzando quale campione di controllo un gruppo di 15 pazienti affetti da tumori solidi, paragonabili con il precedente gruppo per sesso, età, scolarità, che aveva ricevuto trattamento chemioterapico sistemico ma né radioterapia craniale né chemioterapia intratecale. I risultati da noi ottenuti indicano che i bambini affetti da LAL manifestano un Q.I. verbale significativamente inferiore a quello del gruppo di controllo, e ciò appare più evidente nei pazienti sottoposti a60Co craniale dopo il 5o anno di età. Una seconda valutazione effettuata ad un anno di distanza si è rivelata del tutto sovrapponibile alla precedente.
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17.
A retrospective study in which 709 patients, 522 with RIND and 187 with TIA, were compared in respect of common risk factors (RFs) for acute cerebro-vascular disease. The two forms of the disease differed significantly in respect of smoking, hematocrit, hypercholesteremia, hypertriglyceridemia and hyperuricacidemia. Although these RFs do not seem to be determinants of or discriminants between the two forms of acute cerebrovascular disease, it is nonetheless highly probable that, together with all the other RFs, they have a facilitatory role.
Sommario Sono stati confrontati, per i comuni Fattori di Rischio (RF) delle vasculopatie cerebrali acute, 709 soggetti di cui 522 affetti da RIND e 187 affetti da TIA. Il fumo, l'ematocrito, l'ipercolesterolemia, l'ipertrigliceridemia e l'iperuricemia hanno mostrato differenze statisticamente significative nelle due forme di vasculopatie cerebrali ischemiche acute. Anche se i suddetti RF non sembrano poter svolgere un ruolo determinante e/o discriminante tra le due forme cliniche di vasculopatia, è, tuttavia, molto probabile che questi assieme a tutti gli altri RF possano svolgere un ruolo favorevole.
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18.
30 subjects — 23 with amyotrophic lateral sclerosis (ALS), 4 with Charcot-Marie Tooth atrophy, 2 with progressive spinal muscle atrophy and 1 with radiation myelopathy —were given chronic low-dose TRH therapy. The effects of treatment were assessed on the scale of Norris et al. (1974). The outcome of the study, in agreement with some and at variance with other studies, was that TRH induced a statistically significant neurological improvement in 17 of the 23 ALS patients but little or none in the other ALS patients and in patients with other neurological diseases.
Sommario 30 soggetti di cui 23 affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, 4 dalla malattia di Charcot-Marie-Tooth, 2 affetti da Amiotrofia Spinale Progressiva, 1 affetto, da una Mielopatia da Raggi X, sono stati sottoposti ad un trattamento cronico con basse dosi di TRH. Gli effetti della terapia sulle performances neurologiche sono stati valutati con la scala di Norris et al. (1974). I risultati dello studio, in parte in accordo, in parte in contrasto con quelli di precedenti studi, mostrano che il TRH induce un miglioramento, statisticamente significativo, delle performances neurologiche in 17 dei 23 pazienti con SLA mentre determina modificazioni insignificanti o nessuna modificazione nei restanti casi di SLA e nei soggetti affetti da altre malattie neurologiche.
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19.
An EEG study was carried out on 50 patients undergoing chronic dialysis, 5 of whom had progressive dialysis encephalopathy (PDE), with the aim of confirming the reliability of EEG for diagnosing PDE and detecting patients at risk reported in previous papers. The outcome of the study confirms the high sensitivity of EEG for these purposes.
Sommario È stato effettuato uno studio EEG su una popolazione di 50 pazienti in trattamento dialitico cronico. Cinque di essi erano affetti da Encefalopatia Dialitica Progressiva. Lo studio è stato effettuato per confermare la attendibilità diagnostica di questo esame in questa encefalopatia e nello screening di pazienti a rischio, come già riportato in alcune osservazioni precedenti. I risultati ottenuti confermano l'elevata sensibilità di questo esame come mezzo di diagnosi e screening della Encefalopatia Dialitica Progressiva.
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20.
BB-CK activity was measured in 11 patients with stroke and in 10 controls. Blood samples were taken 36 hours after the clinical stroke onset in every patient. Sera were stored at −80° and analyzed within two months. The creatine kinase isoenzymatic pattern was determined by ion-exchange column separation and gradient elution system. The mean BB-CK concentration in patients with stroke was significantly higher than in controls (p<0.01). In the group of “stroke” patients we found a correlation between severity of brain damage, as suggested by the clinical picture and CT scans, and serum values of BB-CK.
Sommario Nel presente lavoro sono stati determinati gli isoenzimi della CK, dopo separazione su colonne a scambio ionico e dosaggio cinetico all'U.V., nel siero di 11 pazienti con ictus cerebrale e di 10 soggetti di controllo, non affetti da patologia neurologica. I campioni di sangue venoso sono stati prelevati 36 ore dopo l'inizio della sintomatologia, sono stati congelati a −80° ed analizzati entro 2 mesi. La concentrazione media dell'isoenzima BB della CK nei pazienti con ictus è risultata significativamente più alta che nei controlli (p<0.01). Nel gruppo di pazienti con ictus è stata trovata una correlazione fra la gravità del danno cerebrale, determinato sulla base del quadro clinico e dei reperti tomodensitometrici, e la quantità dell'isoenzima BB nel siero.
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