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1.
Spontaneous CSF rhinorrhea associated with primary empty sella is a recently recognized condition. Because of its surgical indication, the preoperative evaluation of the possible site of the fistulous tract could be of fundamental importance. Most cases of primary empty sella reported in the literature have shown evidence of leakage through the sellar floor into the sphenoid sinus, thus requiring a transphenoidal approach. Non-traumatic defects in the anterior fossa are rarely reported in the literature. We have collected three new cases in which CT cisternography with non-ionic water-soluble contrast medium ruled out the possibility of a transellar fistula, thus suggesting a possible leak in the area of the lamina cribrosa. This was confirmed by the surgical outcome and by the follow-up of each patient.
Sommario L'associazione di rinoliquorrea spontanea con empty sella di tipo primario è stata confermata recentemente. Per l'importanza dell'indicazione chirurgica, la valutazione preoperatoria della localizzazione del passaggio liquorale assume un valore fondamentale. La maggior parte dei casi descritti in letteratura di empty sella primaria con rinoliquorrea mostravano un passaggio del liquor nel seno sfenoidale attraverso il pavimento sellare. In questi casi l'approccio chirurgico era di tipo transfenoidale. Solo rari casi di alterazioni in fossa cranica anteriore con conseguente rinoliquorrea di tipo non-traumatico sono stati documentati in letteratura. Vengono qui riportati tre nuovi casi in cui una cisternografia con mezzo di contrasto solubile non-ionico seguita da uno studio con tomografia computerizzata, ha permesso l'esclusione di una fistola transellare e ha suggerito il possibile passaggio attraverso la lamina cribra. Ogni caso descritto ebbe conferma chirurgica e follow-up positivo.
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2.
A segmental monosynaptic reflex that can be evoked by using voluntary muscle contraction to facilitate it is of use in diagnosis. In a group of 15 healthy volunteers the reflex response from tibialis anterior proved to be 31.08±2.48 msec with a side difference of 0.41±0.36 msec and from peroneus longus 29.90±2.20 msec with a side difference of 0.38±0.25 msec. Of 21 patients with radiologically proven disc herniation (of root L4 in 5 and of root L5 in 16) 16 showed a delay of more than 2.5 SD of the side difference or no response at all. It is hope that this simple and speedy method will be routinely adopted as complement to standard electromyography.
Sommario Un riflesso segmentario monosinaptico può essere evocato facilitandone la risposta attraverso una contrazione volontaria muscolare. La risposta riflessa dal mscolo Tibiale Anteriore (T.A.) è risultata in un gruppo di 15 volontari sani, 31.08+/–2.48 msec. con una differenza di lato di 0.41+/–0.36 msec. Dal Peroneo Lungo (P.L.) 29.90+/–2.20 msec. con differenza di lato di 0.38+/–0.25 msec. In un gruppo di 21 soggetti affetti da ernia discale, radiologicamente provata, (in 5 della radice L4, in 16 della radice L5) abbiamo riscontrato un ritardo oltre le 2.5 SD della differenza di lato o una assenza di risposta in 16 casi su 21. Data la semplicità e la rapidità della metodica se ne auspica un utilizzo routinario come completamento di una indagine elettromiografica convenzionale.
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3.
After introducing the problem of blepharospasm, we report our experience on treatment with purified botulinum A toxin in 16 cases of blepharospasm, symptomatic in two and essential in 14, than had not responded to drugs. The changes in intensity and frequency of spasm after treatment were evaluated on a clinical scale and by review of videotapes. The beneficial effect appeared within a week in most patients, lasting from 6 to 28 weeks (mean 13), and reached the maximum at the third-seventh week. Mild spasms and female patients responded better. Repeated injections were followed by better response to the drug. Complications, exclusively local, were represented by transient corneal exposure, ptosis, lacrimation or diplopia.
Sommario Dopo una breve introduzione sul problema del blefarospasmo, gli autori riportano la loro esperienza nel trattamento con tossina botulinica purificata di 16 casi di questo disturbo, sintomatico in due ed essenziale in quattordici. Le modificazioni di intensità e di frequenza degli spasmi palpebrali sono state valutate su una scala clinica e con la revisione delle videoregistrazioni effettuate prima del trattamento e a distanza di unodue mesi. La maggior parte dei pazienti ha riportato un miglioramento dopo 3–10 giorni dalla inoculazione. Tale miglioramento ha avuto una durata variabile da 6 a 28 settimane, con una media di 13, ed un massimo tra la 3a e la 7a settimana. Gli spasmi moderati ed i soggetti di sesso femminile hanno avuto una risposta migliore. La ripetizione delle somministrazioni della tossina si è accompagnata ad un miglioramento più marcato della sintomatologia. Le complicazioni del trattamento, unicamente locali, sono consistite in insufficiente chiusura della rima palpebrale, lacrimazione, ptosi e diplopia transitori.
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4.
Very few cases of Pisa syndrome have been reported. The syndrome consists of dystonic symptoms, namely, tonic flexion of the trunk to one side and its slight rotation. It appears to be a side effect of prolonged antipsychotic therapy. We report on a case of Pisa syndrome in which withdrawal significantly improved the dystonic symptoms. However, a severe exacerbation of schizophrenic symptoms required the immediate resumption of neuroleptic therapy which was followed by the reappearance of dystonic symptoms. Associated anticholinergic medication led to only a slight improvement.
Sommario In letteratura sono stati riportati rari casi di sindrome di Pisa. La sindrome consiste in una distonia caratterizzata dalla flessione del tronco verso un lato e dalla sua rotazione e sembra essere causata da una prolungaterapia antipsicotica. Gli Autori riportano un caso di sindrome di Pisa nel quale la sospensione dei farmaci determinò un considerevole miglioramento della distonia. Tuttavia una marcata accentuazione dei sintomi schizofrenici determinò l'immediato ripristino della terapia neurolettica che fu seguita dalla ricomparsa della distonia. Fu associata una terapia con farmaci anticolinergici che tuttavia portarono ad un miglioramento trascurabile dei sintomi.
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5.
A multicenter trial was conducted at 9 Neurology Departements to evaluate the action of L-Deprenyl, a specific monoamine oxidase-B inhibitor, combined with L-Dopa in the treatment of Parkinson disease. In all, 76 patients were treated, 33 women and 43 men, on stable treatment with L-Dopa+aromatic decarboxylase inhibitors (DI) for at least 6 months. After a 50% reduction of the L-Dopa dose, all received L-Deprenyl 5 mg twice daily for 35 day. The combined treatment resulted in a definite improvement in rigidity, bradykinesia and, most of all, tremor. Further, at the end of treatment fewer patients had depressive symptoms and the total daily number of hours of wellbeing and normal movement increased. 12 patients presented modest side effects, in no case serious enough to warrant suspension of treatment. The trial shows that with the L-Deprenyl+L-Dopa combination the dose of L-Dopa needed to control the disease can be drastically reduced.
Sommario È stato condotto uno studio multicentrico in 9 Centri di Neurologia per valutare l'azione del L-Deprenyl, inibitore specifico delle monoaminoossidasi (MAO) di tipo B, in associazione a L-Dopa nel trattamento del Morbo di Parkinson.Sono stati trattati complessivamente 76 pazienti, 33 donne e 43 uomini, in trattamento stabile con L-Dopa +DI da almeno 6 mesi. A tutti, dopo una riduzione del 50% della dose di L-Dopa, sono stati somministrati 5 mg di L-Deprenyl due volte algiorno per 35 giorni.Il trattamento continuato di L-Dopa e L-Deprenyl ha determinato un evidente miglioramento della rigidità, della bradicinesia ed in particolare del tremore.Sono stati inoltre riscontrati al termine del trattamento una riduzione del numero di pazienti con sintomatologia depressiva ed un aumento delle ore complessive giornaliere di benessere e di normale motilità. 12 pazienti hanno presentato effetti collaterali di modesta entità che in nessun caso hanno richiesto la sospensione del trattamento.Lo studio evidenzia che il trattamento associato L-Deprenyl+L-Dopa consente una considerevole riduzione del dosaggio di L-Dopa necessario al controllo della malattia.
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6.
A case of a 15-year-old patient with a progressive extrapyramidal disease is presented. A brain CT shows bilateral atrophy of globus pallidus. Different diagnostic hypothesis are discussed.
Sommario Viene presentato il caso di una paziente di 15 anni con una sintomatologia extrapiramidale evolutiva. Viene proposta la significatività di una correlazione tra quadro clinico e reperto T.A.C. di atrofia bilaterale del pallido.
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7.
We report on a 34-year-old woman with advanced FA who achieved a successful pregnancy. The neurological and cardiological features of the disease remained unchanged during and after pregnancy. Because of a slight respiratory impairment, which appeared at the 6th month, cesarean section was performed at the 34th week. FA is not necessarily a bar to successful pregnancy, but early referral to a cardiologist and respiratory monitoring is mandatory. The risk of transmission of the disease for our couple was 1/95.5 compared with 1/36.000 for a non-affected couple.
Sommario Descriviamo il caso di una donna di 34 anni affetta da Atassia di Friedreich che ha condotto con successo una gravidanza. La sintomatologia neurologica e cardiologica non ha subito variazioni nel corso della gravidanza, mentre un modesto deficit respiratorio ha condotto a terminare la gravidanza con taglio cesareo alla 34.ma settimana. Con il supporto di uno stretto monitoraggio cardiaco e respiratorio, l'Atassia di Friedreich non è necessariamente una controindicazione alla gravidanza. Il rischio di trasmissione della malattia per la nostra coppia era di 1/95.5 contro 1/36.000 per una coppia di non affetti.
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8.
The aim of this study was to investigate the possible influence of arteriovenous fistula (AVF) on nerve conduction velocity in patients on intermittent hemodialysis and its relevance to the pathogenesis of carpal tunnel syndrome (CTS). The data on 22 patients showed no statistically significant differences in the electrographic parameters considered. This suggests that AVF by the end-to-end method plays no significant part in the alteration of nerve conduction. Possibly radial steal phenomena, which occur with other types of AVF, are at least partly responsible for the reported cases of CTS.
Sommario Scopo di questo studio è stato indagare l'eventuale influenza della fistola arterovenosa (FAV) sulla velocità di conduzione nervosa in pazienti in trattamento emodialitico periodico, per le sue pssibili implicazioni nella patogenesi della sindrome del tunnel carpale (CTS). Vengono presentati i dati relativi a 22 pazienti. I risultati non hanno evidenziato differenze statisticamente significative dei parametri elettrografici considerati.Pertanto i nostri dati suggeriscono che la FAV (eseguita secondo la tecnica termino-terminale) non riveste un ruolo significativo nell'alterazione della conduzione nervosa. È possibile che fenomeni di furto nel territorio dell'arteria radiale, che si verificano con FAV eseguite con altra modalità, siano, almeno in parte, responsabili dei casi di CTS segnalati nella letteratura al riguardo.
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9.
We report the case of a 31/2 year old girl who had had attacks of alternating hemiplegia from the age of 6 months. Peculiar features from the etiopathogenetic angle seem to be the presence of a ring of mild stenosis of the vertebral artery on the right side, the influence of the upright posture on the onset of the attacks and perhaps also of variations in atmospheric pressure. The only drug that had some effect was flunarizine. Phenobartbital, haloperidol and nadolol had no appreciable effect.
Sommario Viene descritto il caso di una bambina di 3 anni e 6 mesi che ha presentato dall'età di 6 mesi attacchi di emiplegia alternante.Peculiari da un punto di vista etiopatogenetico sembrano essere la presenza di un lieve anello stenosante dell'arteria vertebrale di destra, l'influenza dell'ortostatismo nell'insorgere delle crisi e forse anche le variazioni della pressione atmosferica.Nel controllo delle crisi l'unico farmaco parzialmente efficace è risultato essere la Flunarizina, mentre nessun risultato apprezzabile hanno dato Fenobarbital, Aloperidolo, Nadololo.
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10.
    
The case of a 22 year old woman presenting progressive peroneal muscular atrophy (PMA) is described. Electrophysiological and pathological studies demonstrated features of hereditary motor and sensory neuropathy-HMSN-type I. Laboratory findings showed two erythrocytic defects: β-thalassemia trait and a glucose-6-phosphate dehydrogenase (G-6-PD) deficiency. Unlike the past, these inherited disorders are associated with PMA.
Sommario Viene descritto il caso di una donna di 22 anni che presentava una progressiva atrofia peroneale. I dati clinici ed elettrofisiologici dimostrarono i caratteri di una neuropatia motoria e sensitiva di tipo ereditario. I dati di laboratorio dimostrarono 2 difetti eritrocitari: β talassemia e deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenesi. In questa associazione tra l'atrofia peroneale e questi disturbi ereditari nell'ambito ematico sta l'interesse del caso.
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11.
Introduction.The neuroectodermal tumor of bone constitutes a recently isolated neoplasm, which morphologically resembles the peripheral neuroepithelioma of soft tissue. The diagnosis is made by excluding readily classified small round cell neoplasms and then demonstrating the neural origin of the tumor by means of ultrastructural or immunocytochemical studies. Clinical Case.We report a case of a primary neuroectodermal tumor (PNET) with atypical findings (primary cervical location, massive vertebral body infiltration and isolated neurological symptomatology). Total tumor removal was achieved by means of a one-stage three-level laminectomy (partial C5, total C6–C7), C6 somatectomy, and combined anterior and posterior cervical spinal instrumentation and fusion. Conclusions.Our case presents three peculiar features: 1) isolated myelopathic symptomatology (first case described); 2) primary isolated massive vertebral cervical involvement with intraspinal epidural extension (first case described); 3) one-stage tumor resection, fusion and instrumentation. Since radiation therapy causes tumor shrinkage but is not curative, radical removal is mandatory even with complex instrumentation procedures.
Sommario I tumori neuroectodermici dell'osso costituiscono un'entità nosografica che sul piano morfologico rievoca i neuroepiteliomi periferici dei tessuti molli. La diagnosi si effettua escludendo tumori a cellule piccole e tonde e dimostrando l'origine neurale attraverso studi ultrastrutturali o immunocitochimici.Riportiamo il caso di un tumore neuroectodermico primitivo (PNET) con caratteristiche atipiche (localizzazione cervicale primitiva, infiltrazione massiva del corpo vertebrale e sintomatologia neurologica isolata). La rimozione totale del tumore è stata permessa da una laminectomia su tre livelli (parziale di C5, totale di C6–C7), dalla somatectomia C6, e dalla fusione e stabilizzazione strumentale anteriore e posteriore combinata in unica seduta operatoria.Il nostro caso presenta tre caratteristiche peculiari: 1) sintomatologia mielopatica isolata (primo caso descritto); 2) interessamento isolato massivo vertebrale cervicale con estrinsecazione intraspinale epidurale (primo caso descritto); 3) resezione del tumore, fusione e stabilizzazione con instrumentazione in unica seduta.Poliché la radioterapia induce unicamente una riduzione volumetrica del tumore ma non ne costituisce un trattamento radicale, a nostro avviso è necessaria una rimozione chirurgica quanto più aggressiva della lesione anche a condizione di una stabilizzazione spinale complessa.
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12.
14 patients with chronic progressive multiple sclerosis, selected in a preliminary uncontrolled trial, were given a short course of intensive cyclophosphamide therapy, which was discontinued when the leukocyte count fell to 3000 cu.mm. 5 patients dropped out because of severe side effects. At 1 year follow-up were neurologically unchanged since admission to the trial; 4 remained stable at 2 years. The lack of clinical improvement, the high frequency of side effects and the proven oncogenicity of cyclophosphamide led us to discontinue the trial.
Sommario 14 pazienti con SM definita e con forma cronica severamente progressiva sono stati trattati con un ciclo a breve termine e ad alto dosaggio di ciclofosfamide (400 mg/die), associata a cortisone (100 mg/die). L'immunosoppressione è stata considerata efficace quando è stata raggiunta una leucopenia di 3.000/mmc e a quel momento il farmaco è stato interrotto. 5 pazienti non hanno terminato il trattamento per la comparsa di gravi effetti collaterali. Dopo 1 anno di follow-up tutti i pazienti erano stazionari rispetto all'ingresso; 4 pazienti hanno terminato il secondo anno di follow-up e in essi la malattia si è mantenuta in fase di stabilizzazione. Nonostante questo, l'assenza di miglioramenti clinici, l'alta frequenza di effetti collaterali, la dimostrata oncogenicità della ciclofosfamide non ci incoraggia a continuare la sperimentazione.
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13.
6 patients with severe chronic progressive multiple sclerosis were subjected to total lymphoid irradiation (TLI) to assess clinical efficacy and side effects. During a 4 year follow-up the disability progression was continuous. Side effects during TLI were well tolerated; side effects after TLI brought about a worsening of the quality of life. One patient died of pneumonia. In this preliminary study TLI did not reduce the worsening of disability in MS patients.
Sommario Sei pazienti affetti da Sclerosi Multipla cronico-progressiva sono stati sottoposti ad irradiazione linfonodale totale (TLI) per valutarne l'efficacia clinica e gli effetti collaterali. Durante i quattro anni di follow-up vi è stata una continua progressione della invalidità. Gli effetti collaterali durante la irradiazione sono stati ben tollerati, mentre quelli verificatisi durante il follow-up hanno condotto i pazienti a un peggioramento della qualità di vita. Un paziente è deceduto per una polmonite. In questo studio preliminare la LTI non si è dimostrata efficace nel controllare la progressione della invalidità.
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14.
This appears to be the first report of cluster-like headache secondary to posttraumatic subdural hematoma. A 39 year old man consulted us for cluster-like headache on the right side following an injury to the right frontotemporal region some 45 days before. A CT scan revealed a chronic subdural hematoma in the right frontotemporal region. We discuss the possibile relationship between the head injury and the headache and sugĝest the value of CT scanning in patients with cluster headache.
Sommario Per quanto noto, una cefalea a grappolo non è mai stata riportata come secondaria ad ematoma sottodurale post-traumatico. Un uomo di 39 anni giungeva alla nostra osservazione con una sintomatologia tipo “cluster headache” a destra, a seguito di una trauma cranico in regione fronto-temporale dx, che avveniva circa 45 giorni prima della nostra osservazione. Una TAC cerebrale dimostrava la presenza di un ematoma cronico sottodurale fronto-temporale dx. Le correlazioni tra trauma cranico e cefalea a grappolo sono discusse, in rapporto all'utilità di eseguire una TAC cerebrale nei pazienti con cefalea a grappolo.
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15.
15 patients with remitting-progressive multiple sclerosis received a course of intravenous cyclophosphamide followed by a booster dose every 60 days for 2 years. There were no severe short or medium term side effects. Half of the patients presented clinical stabilization and substantially unchanged Kurtzke rating at 2 year follow-up. Since the aim was stabilization only, our findings argue for continuation of the study in young patients with very short shift.
Sommario 15 pazienti affetti da sclerosi multipla remittente-progressiva, sono stati sottoposti a ciclo di CTX endovena con richiami ogni sessanta giorni. Non ci sono stati pesanti effetti collaterali a breve e medio termine. A due anni di follow-up il 50% dei pazienti ha mostrato una stabilizzazione della malattia. I dati orientano per una continuazione dello studio su pazienti con giovane età e passaggio dalla forma remittente a remittente-progressiva da breve tempo.
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16.
The authors describe a patient who suffered two successive, right and left, strokes that caused bilateral rolandic operculum damage. The clinical picture was characterized by selective impairment of volitional facio-pharyngo-glosso-masticatory movements with sparing of automatic and reflex motor activity (Foix-Chavany-Marie syndrome). Though completely speechless, the patient was not aphasic. This dissociation is discussed in the light of the peculiar localization of lesions evidenced by CT-scan.
Sommario Viene descritta una paziente portatrice di due lesioni ischemiche coinvolgenti l'opercolo rolandico in entrambi gli emisferi. Il quadro clinico era caratterizzato da una compromissione selettiva dei movimenti volontari (con integrità di quelli automatici e riflessi) bilateralmente a livello facio-faringo-glosso-masticatorio (sindrome di Foix-Chavany-Marie). La paziente, del tutto incapace di articolazione e fonazione, non risultava afasica ad una valutazione neuropsicologica. Questa dissociazione viene discussa in riferimento alla particolare localizzazione delle lesioni alla T.A.C. cerebrale.
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17.
Botulinum A toxin was injected into the affected muscles in 20 patients with blepharospasm, 8 with torticollis and 12 with hemifacial spasm. In all cases blepharospasm and hemifacial spasm was abolished or markedly reduced. The only side effect was transient ptosis and diplopia. Patients with torticollis had a mild to moderate improvement of the dystonic posture and pain; dysphagia was the most troublesome side effect. Botulinum A toxin is an effective therapy in patients with focal dystonia and spasms.
Sommario La somministrazione di tossina botulinica A è stata effettuata in 20 pazienti con blefarospasmo, in 8 con torcicollo e in 12 con emispasmo facciale. Nei pazienti con blefarospasmo ed emispasmo facciale si è osservata la scomparsa o una notevole riduzione della contrazione del muscolo orbicolare delle palpebre. La somministrazione di tossina ha provocato una transitoria ptosi o diplopia. Nei pazienti con torcicollo si è osservata una riduzione lieve o moderata del torcicollo e del dolore. Alcuni pazienti hanno presentato una transitoria disfagia. In conclusione i risultati del presente lavoro dimostrano come la tossina botulinica sia efficace nel trattamento delle distonie focali e degli spasmi localizzati.
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18.
We present an unusual case of simultaneous bilateral cerebellar infarction in the territory of the medial and intermediate branches of the posterior inferior cerebellar arteries (mPICA). The patient, a 57-yr old woman, had no risk factors for cerebrovascular disease but a long-standing hypertension. Pathogenetic hypotheses of this unusual ischemic site of lesion may be referred to: A) two PICAs arising from an occluded basilar artery; B) both medial branches arising from the same PICA on one side; C) a haemodynamic mechanism with hypoperfusion in the most peripheral branches of the arteries; D) a double, simultaneous embolic stroke in mPICAs territory. Based on clinical course, supraortic duplex-scan, echocardiography, MRI, angioMRI and CT scans, and digital subtraction angiography, none of these hypotheses could be clearly associated with the pathogenesis of the lesion. Nevertheless, we propose that an anomalous common mPICA for both cerebellar territories should represent the necessary condition for the ischemic insult and, simultaneously, other factors should intervene as possible determining events.
Sommario Descriviamo il caso di un infarto bilaterale nel territorio delle branche mediali della arteria cerebellare postero inferiore (mPICA). La paziente, una donna di 57 anni, non aveva fattori di rischio per cerebropatia vascolare, eccettuata una lunga storia di ipertensione arteriosa. Sono state formulate diverse ipotesi patogenetiche in grado di giustificare questo inusuale sito di lesione: A) due PICA che originino da una arteria basilare occlusa; B) entrambe le branche mediali che originino dalla stessa PICA in un lato; C) una genesi emodinamica con una ipoperfusione nelle branche più periferiche delle arterie; D) un doppio simultaneo stroke embolico nel territorio delle mPICA. Sulla base del decorso clinico e degli esami strumentali (Ecodoppler dei vv. epiaortici, ecocardiogramma, RM, angioRM, TC ed angiografia digitale intrarteriosa) nessuna di queste ipotesi può essere singolarmente considerata come responsabile della lesione. Proponiamo, quindi, che una anastomosi tra le PICA debba rappresentare la necessaria predisponente condizione sulla quale siano poi intervenuti ulteriori fattori determinanti l'evento ischemico acuto.
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19.
In spite of the progress made by microneurosurgery, the treatment of brachial plexus injuries still remains a great challenge. This personal series of 49 patients with brachial plexus injuries (excluding tumours and thoracic outlet syndromes) is peculiar because the cases arose after the introduction in Italy of the law requiring all motorcyclists to wear a safety helmet. Our experience confirms that there has been a 32% increase in very severe almost irreparable injuries of the plexus in comparison with previous data reported in the literature. This is probably due to the higher rate of survival among severely-injured patients, although the possibility of a direct effect of the helmet on the plexus cannot be completely discarded. Our results confirm the good prognosis of the microsurgical repair of C5–C6 stretch injuries and infraclavicular lesions.
Sommario Nonostante i progressi della microneurochirurgia, il trattamento delle lesioni del plesso brachiale rimane difficile. Gli Autori presentano una casistica di 49 pazienti portatori di lesione del plesso brachiale (esclusi i tumori e le sindromi dell'egresso toracico) interamente ottenuta dopo l'introduzione obbligatoria del casco protettivo per i motociclisti. La nostra esperienza ha confermato un aumento delle lesioni considerate al limite delle possibilità chirurgiche (32%), rispetto alle casistiche preesistenti. Ciò è probabilmente dovuto alla sopravvivenza di pazienti gravemente traumatizzati che un tempo decedevano senza che una eventuale lesione del plesso potesse essere trattata, anche se non va trascurata la possibilità di un danno diretto del casco che comprima e trazioni il plesso brachiale durante la caduta. Per ciò che concerne i risultati del trattamento chirurgico gli Autori confermano la migliore prognosi delle lesioni da stiramento di C5–C6 e delle lesioni a sede infraclavicolare.
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20.
The case is reported of an infant presenting paroxysmal dystonia during cisapride theraphy. We suggest that this drug, a substituted benzamide, probably interfered with the age-related modification of striatal neurotransmitters, provoking extrapyramidal symptoms. Considering the widespread use of cisapride in early infancy for the treatment of gastrointestinal disorders, attention must be drawn to this possible side effect.
Sommario Presentiamo il caso di una bambina di 5 mesi, trattata sin dalla nascita con cisapride per la prevenzione di reflusso gastroesofageo, in quanto affetta da atresia congenita dell'esofago corretta chirurgicamente in 1° giornata di vita. Dal 3° mese la bambina presentò, con frequenza ingravescente, distonie accessuali non più verificatesi dalla sospensione del trattamento farmacologico.La precocità di comparsa della fenomenologia accessuale, la relazione temporale tra cessazione della stessa e sospensione del farmaco, nonché alcune caratteristiche semeiologiche sottolineate nel lavoro, portano ad attribuire alla cisapride un ruolo causale.I processi di sviluppo all'interno dello striato propri di questa età della vita, che comportano rapidi rimaneggiamenti strutturali e di equilibrio funzionale tra i principali neurotrasmettitori, hanno sicuramente rappresentato una situazione favorente nei confronti di un disturbo extrapiramidale transitorio.
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