首页 | 本学科首页   官方微博 | 高级检索  
相似文献
 共查询到20条相似文献,搜索用时 78 毫秒
1.
Brainstem auditory evoked potentials (BAEPs) were recorded from 55 patients with postconcussion syndrome (PCS) to elicit evidence of an organic and subclinical brainstem disorder. Fifteen patients (27.3%) showed abnormal responses unilaterally or bilaterally, especially for one or more interpeak latencies prolonged beyond the upper 99% confidence limits. Other 9 patients had borderline responses. The BAEP alterations were not correlated either with dizziness at the time of recording, or with vestibular troubles in the routine caloric test. Though BAEP abnormalities may be present a long time after injury, we found an improvement of responses in the majority of 14 re-tested patients. These data show that BAEP can give an objective demonstration of a reversible brainstem disorder in patients with PCS.
Sommario I potenziali evocati acustici del tronco cerebrale (BAEP) sono stati registrati in 55 pazienti affetti da sindrome soggettiva postcraniotraumatica (PCS), per evidenziare un possibile danno organico subclinico del tronco cerebrale. Quindici pazienti (27.3%) hanno mostrato risposte alterate unilateralmente o bilateralmente, soprattutto a causa della presenza di una o più latenze interpicchi oltre i limiti fiduciali superiori del 99%. Altri 9 pazienti hanno mostrato risposte borderline. Non sono state ritrovate correlazioni tra il reperto di BAEP alterati e la presenza di vertigini all'atto dell'esame, né con il comportamento dell'esame vestibolare. Benché le alterazioni del BAEP si possano osservare anche a distanza di molti mesi dal trauma, la maggioranza dei pazienti con BA EP alterati, ad un secondo esame ha mostrato un miglioramento della risposta. Tali dati dimostrano che i BAEP sono in grado, in alcuni pazienti affetti da PCS, di evidenziare un danno organico del tronco cerebrale, passibile di regressione.
  相似文献   

2.
The aim of this study was to evaluate the therapeutic activity of Deprenyl in patients with Parkinson disease already being treated with L-Dopa+PDI. 15 selected patients were allocated to two groups according to clinical features and course of the disease, the first consisting of 9 patients with a mean disease duration of 5 years without any side-effects attributable to L-Dopa and the second of 6 patients with long-term illness (a mean disease duration of 8 years), side-effects and on-off phenomenon.All the patients of the first group completed the scheduled 10-week course of Deprenyl treatment obtaining a significant improvement on the baseline WRS scores, in tremor, in rigidity, in motility and a 30.5% reduction in the L-Dopa dose. The patients of the second group showed no significant modification of the symptoms; in 2 cases the treatment was discontinued due to acute delusional-hallucinatory disorders and deterioration of the involuntary movements.A more precise evaluation of Deprenyl activity in the L-Dopa syndrome will depend on further studies.
Sommario Lo scopo di questo studio è quello di valutare l'efficacia terapeutica del Deprenyl in pazienti parkinsoniani precedentemente trattati con L-dopa più PDI.15 Pazienti sono stati selezionati e suddivisi in due gruppi in accordo con le caratteristiche cliniche e di evoluzione della malattia. Il primo gruppo è costituito da 9 pazienti con una durata media di malattia di 5 anni che non presentano effetti collaterali attribuibili al trattamento con L-dopa ed il secondo gruppo è costituito da 6 pazienti con una durata media di malattia di 8 anni che presentano fenomeni collaterali al trattamento al trattamento a lungo termine con L-dopa e fenomeni on-off. Tutti i pazienti del primo gruppo hanno completato il periodo di trattamento previsto di 10 settimane ottenendo un significativo miglioramento rispetto alle condizioni basali del WRS Scores, del tremore, della rigidità e della motilità con una riduzione della dose giornaliera di L-dopa del 30.5%.I pazienti del secondo gruppo non hanno mostrato significative modificazioni dei sintomi e in due casi il trattamento è stato sospeso per fenomeni psichici acuti e per peggioramento dei movimenti involontari patologici. Una migliore valutazione dell'efficacia del Deprenyl nella long-term L-dopa treatment syndrome, necessita di ulteriori studi.
  相似文献   

3.
Heart rate responses to deep breathing and to standing were measured in a group of patients with multiple sclerosis (MS) and compared to control subjects. On deep breathing MS patients did not show significantly lower R-R interval changes than normals, although some subjects showed beat-to-beat variations below the lower normal limit. The response to standing was flatter in MS patients, with a smaller increase in heart rate and reduced relative bradycardia. These data demonstrate the presence of some degree of autonomic denervation of the heart in MS subjects, with a more damage to the sympathetic than the parasympathetic system. The assessment of autonomic denervation of the heart by means of the simple tests here described may prove helpful as a non-specific ancillary test in supporting the diagnosis in cases of suspected MS.
Sommario Le risposte del ritmo cardiaco ai test della respirazione forzata e dell'elevazione (deep breathing e standing) sono state misurate in un gruppo di pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) e comparati ad un gruppo di controllo. Al test della respirazione forzata i pazienti con SM non mostrarono significative variazioni rispetto ai normali degli intervalli R-R, sebbene alcuni soggetti ebbero variazioni da battito a battito al di sotto del limite normale inferiore. La risposta all'elevazione fu più piatta nei soggetti con SM, con un minore aumento del ritmo caridaco e una bradicardia relativa ridotta. Questi dati dimostrano la presenza di un certo grado di denervazione autonoma del cuore nei pazienti con SM, con un danno più consistente del sistema simpatico che non del parasimpatico. La valutazione della denervazione autonoma del cuore mediante i semplici test qui descritti può essere utile corne test ausiliario non specifico nell'avvalorare la diagnosi in casi di sospetta SM.
  相似文献   

4.
7 patients with relapsing-remitting multiple sclerosis (MS) were subjected to an intensive course of intravenous (I.V.) cyclophosphamide (CY) therapy. All patients received induction therapy with 11 daily doses of 300 mg/m2 and then a single dose every six months for three years. After one year of follow-up all patients showed a decrease in relapse rate (0.57.57); in the two subsequent years of follow-up 2 patients showed a mild worsening while the others were clinically stable. As suggested by others, our results indicate that I.V. CY therapy may influence the clinical course of relapsing-remitting MS.
Sommario Sette pazienti affetti da Sclerosi Multipla di tipo remittente sono stati sottoposti a terapia immunosoppressiva con ciclofosfamide. Il trattamento consisteva di un ciclo di induzione con dosi di 300 mg/m2 di ciclofosfamide e.v. somminsstrate giornalmente per 11 giorni e di successive singole dosi di mantenimento di 300 mg/m2 somministrate ogni 6 mesi per un periodo di 3 anni. Non sono stati osservati gravi effetti collaterali durante lo studio. Dopo il primo anno di trattamento tutti i pazienti hanno mostrato miglioramento nella frequenza di ricaduta; nei due anni successivi 4 pazienti sono rimasti stabili mentre gli altri hanno mostrato un nuovo peggioramento. Come indicato da altri Autori, i risultati dello studio indicano che la terapia immunosoppressiva con ciclofosfamide ad alte dosi non presenta gravi effetti collaterali e può modificare il decorso della Sclerosi Multipla di tipo remittente.
  相似文献   

5.
The surgical treatment of syringomyelia is still debatable and the result are often poor. Several surgical procedures, based on various proposed etiopathologies, have been developed but in many cases have proved completely ineffective. We have evaluated the follow-up of 69 syringomyelic patients, some operated on, some not, in the search for clues to the management of the disease. For this purpose we devised a rating system, which we describe. 31 patients underwent surgery while 38 received no treatment. We found that half of the patients deteriorated, whether they were operated on or not; only 1 in 5 improved and the rest remained stable. For surgical treatment to be successful, the disease must be in rapid evolution but without definite paraparesis.
Sommario Dalla revisione della letteratura risulta molto arduo stabilire criteri validi per un corretto approccio terapeutico alla siringomielia. In questo lavoro abbiamo seguito 69 siringomielici per un follow-up medio di 66 mesi. Di questi, 31 pazienti sono stati sottoposti ad intervento chirurgico mentre per gli altri 3 è stata seguita l'evoluzione naturale della malattia. Per meglio seguire l'evoluzione di questi pazienti, abbiamo costruito un protocollo di valutazione che permette l'espressione numerica dei deficits neurologici secondo una invalidità crescente. Ne è emerso a parità di durata di malattia una maggiore evolutività del quadro clinico dei siringomielici con paraparesi rispetto a quelli con solo danno segmentale e dei soggetti con turbe sfinteriche rispetto a quelli con paraparesi. Confrontando inoltre pazienti operati con quelli non operati non è emersa nessuna variazione significativa nell'evoluzione del quadro clinico dei pazienti con disturbi sfinterici, mentre il 66% dei soggetti operati che presentano all'ingresso in studio paraparesi hanno manifestato una tendenza al peggioramento. Nell'ambito del gruppo di pazienti che all'ammissione presentavano solo deficits segmentari il 50% è migliorato in seguito all'intervento.
  相似文献   

6.
Experimental and clinical studies indicate that cerebral vasospasm following subarachnoid hemorrhage (SAH) may be caused by changed biochemical properties of the endothelium and vascular smooth muscle cell exposed to vasoactive substances synthetized by cerebral arteries and released in clotted blood. Many compounds have been identified in CSF from SAH patients: Thromboxanes A2 and B2, Prostaglandins F2, E2 and D2 are the major prostanoids incriminated in the causation of cerebral arterial spasm. We have monitored the CSF PGD2 concentrations with serial lumbar punctures at different intervals from the hemorrhage in 16 patients admitted for SAH: PGD2 was measured with radioimmunoassay as its 9-methoxy derivative. The lumbar CSF PGD2 concentration ranges from 0,11 to 1.53 ng/ml. In 7 cases vasospasm was angiographically demonstrated. 9 patients presented no clinical or radiological evidence of vasospasm. In 5 cases cisternal CSF samples were available at the operation by cisternal punctures. There was no correlation between CSF PGD2 concentration and clinical course. In the 7 cases with evidence of vasospasm a significant increase of CSF PGD2 corresponded to neurological deterioration. In all 9 cases without evidence of vasospasm CSF PGD2 concentration trend was in a steady-state. The cisternal CSF PGD2 concentration was higher than lumbar CSF concentration in cases with arterial spasm. This suggests the importance of the clotting phenomenon in vasospasm onset after SAH. PGD2 is one of the most important spasmogens in clotted blood. Although its role in the genesis of vasospasm onset remains to be defined, its vasospatic action, in addition to that of other analogous compounds, seems to be relevant.
Sommario Studi clinici e sperimentali indicano che alla base della genesi del vasospasmo conseguente all'emorragia subaracnoidea starebbe una modificazione delle proprietà biofisiche dell'endotelio e delle cellule muscolari della parete arteriosa in risposta ai composti vasoattivi rilasciati nel coagulo che si forma attorno alla parete dell'aneurisma. Molte sostanze sono state identificate nel liquor di pazienti ricoverati per emorragia subaracnoidea: i Trombossani A2 e B2, la Prostaglandina F2Alfa, E2 e D2 sono i derivati dell'acido arachidonico a dimostrata azione spasmogena. Gli Autori hanno studiato le concentrazioni liquorali di PGD2, in modo sequenziale mediate seriate punture lombari in 16 pazienti ricoverati per emorragia subaracnoidea. La valutazione della concentrazione di PGD2 è stata effettuata mediante dosaggio radioimmunologico. In 7 casi è stato dimostrato angiograficamente il vasospasmo. In 5 casi sono stati effettuati prelievi di liquor cisternale durante l'intervento di esclusione dell'aneurisma. Non è possibile dimostrare una correlazione diretta tra l'andamento della concentrazione liquorale di PGD2 e il decorso clinico; nei 7 casi complicati da vasospasmo si dimostra, comunque, un picco nella concentrazione di PGD2 e il momento del peggioramento delle condizioni neurologiche in relazione all'insorgenza di vasospasmo. Nei 9 casi senza segni clinici e radiologici di vasospasmo la concentrazione liquorale di PGD2 non dimostra variazioni significative. La concentrazione cisternale di PGD2 è nettamente più elevata rispetto a quella lombare nei casi complicati da vasospasmo: questo suggerisce l'importanza della formazione del coagulo e della sua lisi attorno alla parete dell'aneurisma in rapporto alla comparsa di vasospasmo nel segmento arterioso a monte dell'aneurisma.
  相似文献   

7.
We describe a patient with probable dementia with Lewy bodies (DLB) whose Parkinsonism worsened after administration of rivastigmine within the therapeutic dose range. Some extrapyramidal signs (EPS) then reversed to pre-treatment level after rivastigmine dose reduction. We draw attention to the need of EPS monitoring during titration of cholinesterase inhibitors in patients with DLB. This is the first report to our knowledge of iatrogenic worsening of Parkinsonism which was successfully managed by dose reduction.
Sommario Si descrive il caso di un paziente affetto da Demenza a corpi di Lewy (Dementia with Lewy Bodies, DLB) probabile, in cui si è assistito ad un peggioramento del parkinsonismo dopo somministrazione di rivastigmina a dosi terapeutiche. Alcuni segni extrapiramidali sono regrediti al livello pre-trattamento con una riduzione posologica di rivastigmina. Si sottolinea la necessità di un monitoraggio dei segni extrapiramidali durante la titolazione della terapia con inibitori dell’acetilcolinesterasi cerebrale in pazienti con DLB. Questo è il primo caso descritto, a nostra conoscenza, di un peggioramento iatrogeno di parkinsonismo efficacemente gestito con una riduzione posologica della terapia con rivastigmina.
  相似文献   

8.
To find out whether the central structures governing conjugate eye movements are affected in ophthalmoplegia plus (OP), we conducted an electro-oculographic study in 6 patients suffering from OP with varying degrees of extraocular involvement and with mitochondrial changes in the skeletal musculature. All the patients presented alterations of the smooth pursuit and saccadic movements, of optokinetic nystagmus as well as of the vestibular reflexes and of visuovestibular interaction, thus confirming impairment of the central oculomotor structures and particularly of those of the archicerebellum and brainstem. These data suggest a supranuclear component in the pathogenesis of ophthalmoplegia and are in accord with the findings of brainstem spongiosis in OP, which in turn seem to express a multisystem pathological state of the mitochondria.
Sommario Allo scopo di accertare nell'Oftalmoplegia plus (O.P.) l'eventuale interessamento delle strutture centrali deputate al controllo della motilità oculare coniugata è stato eseguito uno studio elettro-oculografico in 6 pazienti affetti da oftalmoplegia progressiva con diverso grado di interessamento extraoculare e con alterazioni mitocondriali della muscolatura scheletrica. Tutti i pazienti hanno mostrato alterazioni dei movimenti oculari di smooth-pursuit e saccadici, del nistagmo optocinetico, nonché dei riflessi vestibolari e dell'interazione visuo-vestibolare, confermando così una compromissione delle strutture oculomotrici centrali ed in particolare di quelle archicerebellari e del tronco encefalico. Questi dati suggeriscono una componente sovranucleare nella patogenesi dell'oftalmoplegia e sono in accordo con i reperti di spongiosi del tronco encefalico riscontrati nei pazienti con OP che a loro volta appaiono espressione di una patologia mitocondriale plurisistemica.
  相似文献   

9.
The aim of this study was to correlate neuropsychological and neuroimaging findings in corticobasal degeneration (CBD). Three patients with clinical criteria for CBD were examined by means of neuropsychological tests, brain magnetic resonance imaging (MRI), and flow and metabolism neuroimaging techniques. Neuropsychological assessment revealed impairment in executive functions, manual dexterity and motor programming with significant asymmetry between upper limbs. Ideomotor and oral apraxia were also detected, and memory deficits were observed in one patient. MRI revealed cortical dilation of the frontal and perirolandic regions, symmetrical in one case and asymmetrical in the other two cases. An increased T2 signal intensity in the posterolateral putamen and substantia nigra ipsilateral to the cortical atrophy was observed in one patient. Asymmetries of both frontal and parietal cortices and basal ganglia were detected in all three patients by 18-fluorodeoxyglucose positron emission tomography; temporal region hypometabolism was associated in one patient. These cortical and subcortical asymmetries were observed in two patients by single photon emission tomography with the tracer technetium Tc 99m hexamethyl propylenamine oxime; cortical asymmetry was observed in only one patient. The results showed that functional neuroimaging findings correlated well with neuropsychological aspects in CBD. Neuroimaging and neuropsychological correlations may contribute toward understanding anatomical and functional abnormalities associated with this neurodegenerative disorder.
Sommario Nel presente studio vengono riportate le correlazioni neuropsicologiche e neuroradiologiche in tre pazienti affetti da una rara malattia neurodegenerativa, la degenerazione cortico-basale (DCB). Lo studio neuropsicologico ha mostrato un decadimento nelle funzioni esecutive, nella destrezza manuale e programmazione rnotoria con una asimmetria tra i due arti superiori e un'aprassia ideo-motoria e bucco facciale. La risonanza magnetica nucleare (RMN) dell'encefalo ha evidenziato una dilatazione corticale in sede frontale e peri-rolandica, con asimmetria controlaterale al lato, più affetto in due casi, e simmetrica in un caso; inoltre un aumentato segnale T2 in sede di putamen e della sostanza nera ipsilaterale all'atrofia corticale è stato osservato in un paziente. La PET con tracciante 18-fluorodeossiglucosio ha evidenziato un ipometabolismo asimmetrico sia della corteccia frontale e parietale the dei gangli della base. La SPECT con tracciante 99-tecnezio ha evidenziato un'asimmetria corticale e sottocorticale in due casi; in un caso è stata osservata un'asimmetria solo in sede corticale. Le nostre osservazioni sui pazienti con DCB hanno mostrato una precisa correlazione tra aspetti neuropsicologici e neuroradiologici. Tali correlazioni possono dare un contributo allo studio delle alterazioni anatomiche e funzionali associate con questo disturbo neurodegenerativo.
  相似文献   

10.
Saccadic eye movements were examined by electro-oculography in 21 patients with suspected myasthenia gravis. The presence of dissociated nystagmus and quiver eye movements was also assessed. The aim of the study was to assess the diagnostic value of saccadic abnormalities in the early stage of the disease. Pathological oculographic findings consisted of intra and post saccadic disorders and intersaccadic variability. A fatigue test was useful in detecting latent disorders in most patients. A Tensilon test was positive in 11 out of 16 patients with oculographic abnormalities. Diagnostic problems, apparently paradoxical findings and differential involvement of extraocular muscle fibers are discussed.
Sommario In ventuno pazienti con sospetta miastenia gravis sono stati studiati, mediante elettro-oculografia, i movimenti oculari saccadici. è stata anche valutata la presenza di nistagmo dissociato e di movimenti oculari “vivaci”. Scopo del lavoro è stato la valutazione dell'importanza diagnostica dell'analisi dei movimenti oculari saccadici nelle fasi precoci della malattia. I disturbi della motilità oculare consistevano in deficit intra e post saccadici e nella variabilità intersaccadica. Il test di affaticamento oculare si è dimostrato utile nell'evidenziare deficit subclinici nella maggioranza dei pazienti. Dei 16 pazienti con anormalità dei movimenti oculari saccadici, solo 11 hanno mostrato una positività del test al Tensilon. Sono stati presi in considerazione problemi diagnostici, risultati apparentemente paradossali e interessamento differenziato delle fibre della muscolatura oculare estrinseca.
  相似文献   

11.
Rolandic paroxysmal epilepsy (RPE) is a useful model for investigating the complex links between epilepsy and cognitive dysfunction. 44 children with RPE who met the following (among other) criteria: negative CT scan, freedom from drug treatment, and IQ≥80, were assigned to three subgroups by side of EEG focus: left, right and bilateral. A neuropsychological bactery elicited small differences in cognitive performance between the whole group and the controls and among the subgroups, only partially correlated with EEG side. A follow-up assessmt showed that the short falls has disappeared along with the seizures and EEG anomalies, thus confirming the benign nature of RPE. Our findings suggest too that the mere presence of paroxysmal cortical activity is enough to trigger cognitive dysfunction.
Sammario L'epilessia parziale benigna dell'infanzia a parossismi rolandici (EPR) può costituire un utile modello di indagine delle complesse relazioni esistenti fra epilessia e disfunzioni cognitive. Nell'ambito di una popolazione globale di 107 pazienti con EPR sono stati selezionati 44 bambini in base a numerosi parametri tra cui la negatività della TC, l'assenza di trattamento farmacologico, un Q.I.≧80; sono stati quindi distinti tre gruppi in rapporto alla sede emisferica destra, sinistra o bilaterale del focolaio EE-Grafico. La somministrazione di una estesa batteria neuropsicologica ha evidenziato che i bambini con EPR, rispetto ai controlli, presentano lievi anomalie della sfera cognitiva, solo parzialmente correlabili con il lato EEGrafico. Una successiva osservazione longitudinale ha permesso di individuare 11 casi in cui le alterazioni cliniche e strumentali tipiche della EPR erano assenti da almeno 4 anni rispetto al periodo della valutazione neuropsicologica. In questa seconda fase dell'indagine i pazienti hanno mostrato perstazioni equivalenti a quelle dei controlli; le anomalie cognitive sembrano quindi transitorie così come si verifica per gli episodi critici e le alterazioni EEGrafiche. I risultati da una parte sembrano confermare che la EPR è una sindrome benigna anche per quanto riguarda gli aspetti cognitivi e comportamentali, dall'altra suggeriscono che la pre quanto riguarda gli aspetti cognitivi e comportamentali, dall'altra suggeriscono che la presenza di una attività parossistica corticale può essere sufficiente da sola a determinare anomalie del funzionamento dei processi cognitivi.
  相似文献   

12.
We describe 5 cases of thrombotic thrombocytopenic purpura (TTP) with neurological manifestations. All of the patients underwent brain magnetic resonance imaging (MRI) following recovery; two underwent single photon emission tomography (SPET) during the acute phase of the disease. SPET showed reduced cerebral blood flow, whereas the results of brain MRI were normal in all patients. Plasma exchange (PE) treatment was promptly instituted in all cases.Our findings show that prompt treatment with PE may avoid permanent brain damage even when the neurological signs and symptoms are relate to brain ischemia.
Sommario Descriviamo 5 casi di Porpora Trombotica Trombocitopenica con manifestazioni neurologiche. Tutti i casi sono stati studiati mediante Risonanza Magnetica Cerebrale dopo la regressione della sintomatologia neurologica. Durante la fase acuta della malattia, due di loro sono stati studiati anche con SPET cerebrale. La SPET ha mostrato una riduzione del flusso ematico cerebrale mentre la Risonanza Magnetica è risultata normale in tutti i pazienti. Il trattamento con plasmaferesi veniva iniziato rapidamente in tutti i casi.I nostri dati indicano che un repentino trattamento con plasmaferesi può evitare un danno neurologico permanente, sebbene i segni ed i sintomi siano ascrivibili all'ischemia cerebrale.
  相似文献   

13.
A number of investigators have reported the detection of circulating autoantibodies directed against serum and cerebrospinal fluid (CSF) neuronal antigens in certain neurological clinical conditions. Using an immunohistochemical technique, we examined the sera and (when available) the CSF from 120 patients with several neurological disorders and 40 controls in order to analyze the incidence and specificity of the detection of these autoantibodies. Circulating autoantibodies were found in 3 patients with cerebellar degeneration and in 3 patients with stiff-man syndrome, and different staining patterns were revealed in the same disease. Our findings confirm the reported disease-specificity of the detection of these autoantibodies in biological fluids, suggesting that a standardized immunohistochemical technique could constitute an easy and reproducible diagnostic tool in selected neurological conditions. These procedures enable the identification of an immunological pathogenesis of the disease and, in some case, early cancer detection. When atypical staining patterns of staining are found at immunohistochemistry, Western blot characterization of the recognized neuronal antigens is recommended.
Sommario Diversi autori hanno descritto la presenza di autoanticorpi diretti contro antigeni neuronali nel siero e nel liquor di pazienti con alcune malattie neurologiche. Nel nostro studio abbiamo analizzato con metodiche immunoistochimiche il siero e, quando disponibile, il liquor di 120 pazienti con diverse malattie neurologiche ed il siero di 40 soggetti di controllo. Sono stati rinvenuti autoanticorpi reattivi con antigeni neuronali in 3 pazienti con disturbi cerebellari (in 2 di origine paraneoplastica) ed in 3 pazienti con stiff-man syndrome. Il pattern di reattività è risultato tuttavia differenziato anche all'interno delle stesse patologie. I nostri risultati confermano la specificità del riscontro di questi autoanticorpi nei liquidi biologici. L'utilizzo di una metodica immunoistochimica rigorosamente standardizzata quò costituire pertanto un semplice e riproducibile ausilio diagnostico in alcune malattie neurologiche. Infatti questa metodica può consentire l'identificazione della patogenesi immunologica di una malattia e, in qualche caso, una diagnosi precoce di tumore. Nei casi di riscontro all'immunoistochimica di patterns di colorazione atipici risulta tuttavia importante anche la identificazione del peso molecolare dell' antigene riconosciuto (mediante metodiche elettroforetiche-Western Blot).
  相似文献   

14.
A multicenter trial was conducted at 9 Neurology Departements to evaluate the action of L-Deprenyl, a specific monoamine oxidase-B inhibitor, combined with L-Dopa in the treatment of Parkinson disease. In all, 76 patients were treated, 33 women and 43 men, on stable treatment with L-Dopa+aromatic decarboxylase inhibitors (DI) for at least 6 months. After a 50% reduction of the L-Dopa dose, all received L-Deprenyl 5 mg twice daily for 35 day. The combined treatment resulted in a definite improvement in rigidity, bradykinesia and, most of all, tremor. Further, at the end of treatment fewer patients had depressive symptoms and the total daily number of hours of wellbeing and normal movement increased. 12 patients presented modest side effects, in no case serious enough to warrant suspension of treatment. The trial shows that with the L-Deprenyl+L-Dopa combination the dose of L-Dopa needed to control the disease can be drastically reduced.
Sommario È stato condotto uno studio multicentrico in 9 Centri di Neurologia per valutare l'azione del L-Deprenyl, inibitore specifico delle monoaminoossidasi (MAO) di tipo B, in associazione a L-Dopa nel trattamento del Morbo di Parkinson.Sono stati trattati complessivamente 76 pazienti, 33 donne e 43 uomini, in trattamento stabile con L-Dopa +DI da almeno 6 mesi. A tutti, dopo una riduzione del 50% della dose di L-Dopa, sono stati somministrati 5 mg di L-Deprenyl due volte algiorno per 35 giorni.Il trattamento continuato di L-Dopa e L-Deprenyl ha determinato un evidente miglioramento della rigidità, della bradicinesia ed in particolare del tremore.Sono stati inoltre riscontrati al termine del trattamento una riduzione del numero di pazienti con sintomatologia depressiva ed un aumento delle ore complessive giornaliere di benessere e di normale motilità. 12 pazienti hanno presentato effetti collaterali di modesta entità che in nessun caso hanno richiesto la sospensione del trattamento.Lo studio evidenzia che il trattamento associato L-Deprenyl+L-Dopa consente una considerevole riduzione del dosaggio di L-Dopa necessario al controllo della malattia.
  相似文献   

15.
The role of thymectomy in the management of myasthenia gravis is reviewed in the light of the published data and of a personal series. The patients in whom the operation is most successful are non thymomatous patients aged between 10 and 40 years with an MG history of less than 3 years. There is no sex prevalence. Lasting improvement may be expected. There are no proven correlations between biological indices like the germinal centers in the thymus and/or AChR antibody titers and the postoperative course of the disease. Complete removal of the thymus seems to be crucial and hence the transsternal approach is preferred. The operation, less effective in patients with thymona than in those with an active thymus, is nonetheless necessary to in these patients prevent putative damage to surrounding organs from thymona infiltration. Why thymectomy should be effective in patients with an active thymus and not in those with a thymona may be revealed by in vitro studies of the interactions between thymic cells and peripheral B cells, now in progress.
Sommario Viene rivisto alla luce dei dati della letteratura e della casistica personale il ruolo della timectomia nella terapia della miastenia. Dei pazienti non portatori di timoma i migliori risultati si ottengono in quelli di età fra i 10 e i 40 anni con una durata della malattia minore di tre anni. Non vi è prevalenza di sesso. Ci si può attendere un miglioramento duraturo. Non vi sono prove di una correlazione tra gli indici biologici germinativi quali i centri germinali nel timo e o il titolo degli anticorpi contro i ricettori acetilcolinici e il decorso post-operatorio della malattia. É fondamentale la completa asportazione del timo e perciò è preferibile la scelta della tecnica di approccio transternale. Nei pazienti con timoma la timectomia è meno efficace ma l'intervento è necessario per evitare danni derivanti dall'infiltrazione del timoma sugli organi circostanti. Il perché della efficacia della timectomia nei pazienti con un timo attivo ma non in quelli con timoma potrà essere chiarito dagli studi in vitro sulle interazioni tra cellule timiche e quelle periferiche B, studi che sono ormai in stadio avanzato.
  相似文献   

16.
Spontaneous CSF rhinorrhea associated with primary empty sella is a recently recognized condition. Because of its surgical indication, the preoperative evaluation of the possible site of the fistulous tract could be of fundamental importance. Most cases of primary empty sella reported in the literature have shown evidence of leakage through the sellar floor into the sphenoid sinus, thus requiring a transphenoidal approach. Non-traumatic defects in the anterior fossa are rarely reported in the literature. We have collected three new cases in which CT cisternography with non-ionic water-soluble contrast medium ruled out the possibility of a transellar fistula, thus suggesting a possible leak in the area of the lamina cribrosa. This was confirmed by the surgical outcome and by the follow-up of each patient.
Sommario L'associazione di rinoliquorrea spontanea con empty sella di tipo primario è stata confermata recentemente. Per l'importanza dell'indicazione chirurgica, la valutazione preoperatoria della localizzazione del passaggio liquorale assume un valore fondamentale. La maggior parte dei casi descritti in letteratura di empty sella primaria con rinoliquorrea mostravano un passaggio del liquor nel seno sfenoidale attraverso il pavimento sellare. In questi casi l'approccio chirurgico era di tipo transfenoidale. Solo rari casi di alterazioni in fossa cranica anteriore con conseguente rinoliquorrea di tipo non-traumatico sono stati documentati in letteratura. Vengono qui riportati tre nuovi casi in cui una cisternografia con mezzo di contrasto solubile non-ionico seguita da uno studio con tomografia computerizzata, ha permesso l'esclusione di una fistola transellare e ha suggerito il possibile passaggio attraverso la lamina cribra. Ogni caso descritto ebbe conferma chirurgica e follow-up positivo.
  相似文献   

17.
The natural history of SMA and the identification of predictive criteria of functional development are still a matter of discussion.This prospective study involved 20 children with SMA, aged between 3.10 and 15.7 years. The patients were followed from 1979 to 1992 in order to try to develop a greater understanding of the natural history of SMA at a very early age.A standardized protocol was used at regular intervals to assess parameters such as joint contractures, scoliosis and the milestones of gross motor functions.Our findings agree with the data in the literature concerning the early and generalized onset of joint contractures and scoliosis.A significant correlation was found between the level of acquired gross motor functions and walking with support. The acquisition of rolling by 5 years of age was the milestone that best correlated with the acquisition of walking with crutches and braces; furthermore the inability to roll seemed to correlate with the severity of the disease. These findings should be useful in planning a more rational rehabilitation program.
Sommario È stato condotto uno studio prospettico su 20 bambini affetti da SMA di età compresa tra 3.10 e 15.7 anni. I pazienti sono stati seguiti dal 1979 al 1992 utilizzando a intervalli regolari un protocollo di valutazione standardizzato che permette di valutare diversi parametri quali: la presenza di limitazioni articolari, di scoliosi e i parametri di funzionalità motoria.I risultati ottenuti sono in accordo con i dati della letteratura per quanto concerne l'insorgenza precoce di retrazioni articolari e di scoliosi.Una correlazione significativa, è stata rilevata nei nostri pazienti, tra il livello neurofunzionale raggiunto e l'acquisizione del cammino con sostegno. In particolare l'acquisizione del rotolamento entro i 5 anni di vita sembra essere correlato con la successiva acquisizione del cammino assistito, mentre la non acquisizione di tale funzione, nel nostro campione, correla con una prognosi più severa. Tale dato è pertanto importante anche nella formulazione del programma riabilitativo che deve considerare sia l'indice di gravità che la prognosi.
  相似文献   

18.
We have investigated the autonomic function of 95 patients with Parkinson disease (PD) by testing their cardiovascular reflexes and compared the results with those of 53 healthy volunteers. 51.1% of the patients were on antiparkinsonian therapy. The patients showed a smaller heart rate response to deep breathing with a mean exhalation-inspiration difference of 87.73±7 (p: 0.0005), a smaller heart rate response to standing with a mean 30 ∶ 15 index of 1.18±0.25 (p∶ 0.01), and a smaller blood pressure rise to handgrip with a mean rise of 9.53±8.76 mmHG (p∶ 0.005). We found a higher percentage of patients with established sympathetic lesion (41% vs 34%) or atypical patterns of global autonomic function involvement (33% vs 26%), but the percentage of subjects with parasympathetic lesion was similar in both, patients and controls (16% vs 15%). We found no significant difference on cardiovascular performance between treated and untreated patients. The patients with autonomic impairment were older than the patients with normal autonomic function. Our findings suggest that patients with PD have a true autonomic dysfunction.
Sommario Abbiamo studiato la funzionalità del Sistema Nervoso Autonomo in 95 pazienti affetti da Malattia di Parkinson (PD), valutando i riflessi cardiovascolari e confrontando i risultati con quelli ottenuti da 53 volontari sani. Il 51.1% dei pazienti Parkinsoniani era in trattamento farmacologico. I pazienti hanno mostrato una ridotta risposta della frequenza cardiaca alla ventilazione profonda, alla stazione eretta e un ridotto aumento pressorio dopo esercizio isometrico. è stata riscontrata una più alta percentuale di pazienti con lesioni simpatiche stabilite (41% vs 34%) e con quadro atipico di coinvolgimento globale della funzione autonomica (33% vs 26%), ma la percentuale di soggetti con lesioni parasimpatiche era simile nei pazienti e nei soggetti di controllo (16% vs 15%). Non è stata riscontrata una significativa differenza alle performance cardiovascolari tra pazienti in trattamento farmacologico e non trattati. I pazienti con disturbi autonomici erano più anziani di quelli con normale funzione autonomica. I dati suggeriscono la presenza di una vera disfunzione autonomica nei pazienti affetti da PD.
  相似文献   

19.
Botulinum A toxin was injected into the affected muscles in 20 patients with blepharospasm, 8 with torticollis and 12 with hemifacial spasm. In all cases blepharospasm and hemifacial spasm was abolished or markedly reduced. The only side effect was transient ptosis and diplopia. Patients with torticollis had a mild to moderate improvement of the dystonic posture and pain; dysphagia was the most troublesome side effect. Botulinum A toxin is an effective therapy in patients with focal dystonia and spasms.
Sommario La somministrazione di tossina botulinica A è stata effettuata in 20 pazienti con blefarospasmo, in 8 con torcicollo e in 12 con emispasmo facciale. Nei pazienti con blefarospasmo ed emispasmo facciale si è osservata la scomparsa o una notevole riduzione della contrazione del muscolo orbicolare delle palpebre. La somministrazione di tossina ha provocato una transitoria ptosi o diplopia. Nei pazienti con torcicollo si è osservata una riduzione lieve o moderata del torcicollo e del dolore. Alcuni pazienti hanno presentato una transitoria disfagia. In conclusione i risultati del presente lavoro dimostrano come la tossina botulinica sia efficace nel trattamento delle distonie focali e degli spasmi localizzati.
  相似文献   

20.
The antiepileptic activity of the imidazole derivative denzimol has been evaluated in 10 patients with poorly controlled partial epilepsy by adding on the drug to the current therapy, in an open preliminary trial. A sustained drop in seizure frequency greater than 50% occurred in 5 patients. Although denzimol increased blood concentrations of carbamazepine, correlation analysis indicated that the improvement was more likely due to intrinsic properties of denzimol. No severe side effects were reported, although several patients experienced nausea and vomiting, which caused 2 patients to drop out.
Sommario L'attività antiepilettica del denzimol, derivato imidazolico, è stata preliminarmente valutata in un gruppo di 10 pazienti affetti da epilessia parziale scarsamente controllata dalle terapie convenzionali, secondo un disegno sperimentale aperto, “add-on”. In 5 pazienti vi è stata una riduzione della frequenza delle crisi superiore al 50% rispetto al valore pre-trattamento. Sebbene il denzimol tenda ad aumentare i tassi plasmatici della carbamazepina, l'analisi della correlazione ha dimostrato che il miglioramento è in larga misura dovuto a proprietà intrinseche del denzimol. Non sono stati evidenziati effetti collaterali di particolare rilevanza, anche se numerosi pazienti hanno presentato nausea e vomito, che in due casi hanno determinato la sospensione del farmaco.
  相似文献   

设为首页 | 免责声明 | 关于勤云 | 加入收藏

Copyright©北京勤云科技发展有限公司  京ICP备09084417号